(8) Come scegliere il giusto diaframma: perchè usare f/8?

In teoria un obiettivo è in grado di mettere a fuoco solo un soggetto. Questo assunto è però basato sul fatto che il soggetto sia l'unico corpo ad una certa distanza dall'obiettivo. Se i corpi che presentano la stessa distanza dall'obiettivo sono molti (disposti a curva) allora  risulteranno tutti a fuoco.

Le leggi dell'ottica stabiliscono che più è chiuso il diaframma di un dato obiettivo e maggiore è la zona di nitidezza che sarà registrata. Ora un diaframma molto aperto permette ad un gran flusso luminoso di colpire il sensore: tutta la luce presente sulla scena eccetto quella che si riflette dal singolo oggetto a fuoco, attraversa l'obiettivo e si sparge sulla pellicola producendo delle zone fuori fuoco.

Al contrario quando lo stesso soggetto è fotografato con un diaframma molto chiuso (f/22 e oltre) il flusso luminoso si riduce, l'immagine che ne risulta è molto più nitida e dettagliata perchè la luce non si sparge sul sensore ma è concentrata dal diaframma su un solo punto.

L'arte della fotografia è strettamente correlata all'arte di saper raccontare una storia. Una fotografia deve avere un principio, uno svolgimento ed una fine, proprio come in un libro. Questo tipo di immagini sono definite fotografie descrittive.

Poichè gli obiettivi grandangolari dispongono di un ampio angolo di campo, sono in grado di raccontare delle storie con molta efficacia, soprattutto se usati in coppia con diaframmi chiusi, quindi capaci di vedere un maggior numero di dettagli e capaci di ampliare l'ampiezza di vedute.

Un altro tipo di fotografia d'effetto è quella in cui si isola il soggetto dallo sfondo. Questa modalità è tipica del ritratto e viene realizzata con teleobiettivi con ridotto angolo di campo e diaframmi molto aperti.


Esistono alcuni in casi in cui la scelta del diaframma è indifferente, ad esempio quando tutti i soggetti si trovano alla stessa distanza dall'obiettivo. In questi casi la migliore scelta di diaframma è f/8. Per capire il diaframma f/8 si deve conoscere il modo in cui gli obiettivi sono costruiti e il percorso della luce attraverso di essi.

La maggior parte di essi sono costituiti da gruppi di lenti ellittiche, immaginate che all'interno di queste lenti ellittiche si trovi un magnete concepito per accogliere una specificata quantità di luce ed incanalarla verso la pellicola. Il diametro di questo centro magnetico è lo stesso del diametro di f/8.
In termini più tecnici, la luce subisce minor rifrazione quando il diaframma è f/8, le aberrazioni ottiche sono minime e così anche quelle cromatiche ed il coma. Ne consegue che l'immagine sarà nitida e ben definita anche ai bordi senza presentare le noiose frange dovute alla separazione cromatica fra blu e rosso.
Il fenomeno di dispersione cromatica è infatti tanto più forte quanto più la luce attraversa la lente nei suoi lati esterni.

1 commento: