Thom Hogan - guida completa Nikon D90 rapidshare

Eccola qui...purtroppo per gli italianofili la guida è in inglese però contiene veramente tutto quello che c'è da sapere sulla vostra reflex digitale Nikon.

http://rs717.rapidshare.com/files/256838024/D90GUIDE100.pdf

Estendere la nitidezza in macrofotografia a mano libera

La tecnica di ripresa a mano libera: tutorial preso da http://www.nital.it/experience/nitidezza-macrofotografia5.php
Posto che i migliori risultati si ottengono con la fotocamera su cavalletto, anche a mano libera si può ottenere una bella foto.
Nella ripresa a mano libera bisogna utilizzare una serie di accorgimenti:
  • diaframma piuttosto aperto per non allungare oltre misura il tempo di scatto
  • fissare la messa a fuoco manuale su una distanza e non variarla
  • lavorare a priorità di diaframma A (anche la variazione del diaframma è causa di modifiche alla dimensione dell'immagine)
  • regolare la cadenza di ripresa su “continuo ad alta velocità”
  • se disponibile utilizzare il VR per compensare la vibrazione della fotocamera
Ingrandisci l'immagineIngrandisci l'immagine
Il sistema VR di riduzione delle vibrazioni è di grande utilità nella macrofotografia in generale, dove la chiusura del diaframma non è mai troppa. Non riesce tuttavia ad eliminare i movimenti o le vibrazioni del soggetto, come quelle che si verificano a causa del vento, anche debole, che sposta il soggetto. A distanza ravvicinata anche la minima bava d'aria è significativa.
Nel caso il movimento della fotocamera possa portare a foto con diversa esposizione (dovuta alla variazione della lettura esposimetrica), sarà bene regolare l'esposizione su manuale. Tuttavia la mia esperienza con il Matrix non ha mai dato problemi, grazie alla precisione dell'esposizione di Nikon le immagini sono sempre entro una tolleranza perfettamente gestibile dai software.
La tecnica è la seguente: si scatta una raffica di immagini variando la distanza dal soggetto in modo da ottenere diverse immagini con a fuoco una serie di piani successivi, dal primo piano allo sfondo o viceversa.
La D700 in questo aiuta molto, in quanto è in grado di mantenere una sequenza di 5 fotogrammi al secondo in NEF+ JPG, garantendo così una buona serie di scatti durante la variazione della distanza di ripresa. Con l'impugnatura Multi-Power Battery Pack MB-D10 o con l'alimentatore a rete EH-5a può arrivare fino a 8 fps.
L'inquadratura non va tenuta troppo “chiusa” sul soggetto, in quanto le variazioni inevitabili di allineamento possono portare il soggetto parzialmente fuori dal fotogramma.
È assolutamente tassativo muoversi lentamente e con precisione, scattando quindi una sequenza in cui le immagini non sono troppo disallineate.
Ho personalmente trovato utile, con alcuni soggetti e posizioni della fotocamera, partire mettendo a fuoco lo sfondo e scattare allontanandomi dal soggetto, piuttosto che il contrario. Tuttavia non c'è una regola precisa e il metodo migliore va trovato per tentativi.
Ingrandisci l'immagine
Dalla vista di insieme del complesso di scatti a mano libera si vede la variazione delle dimensioni e della posizione relativa delle diverse immagini.
Da qui un secondo problema: il movimento relativo fotocamera-soggetto.
Questo può essere generato dagli spostamenti della fotocamera (come avviene nelle riprese a mano libera), oppure dal movimento del soggetto (come ad esempio a causa del vento su un fiore).
Teoricamente questo secondo problema è risolvibile, praticamente non sempre ci si riesce, soprattutto in esterno.
Ingrandisci l'immagine
Questa sovrapposizione in trasparenza con identificati in colore diverso i limiti delle diverse immagini fa capire la diversità di inquadrature che si hanno quando si scatta a mano libera. Questa differenza è causa di artefatti e di zone in cui il software non trova particolari a fuoco, coperti dal maggiore ingrandimento dell'oggetto nitido nella foto in cui il fuoco è sul primo piano.
Clicca per navigare l'immagine ad alta risoluzione

Helicon Focus torrent ita

L'alternativa per la macrofotografia: Helicon Focus™
Ingrandisci l'immagine
Unione di 10 NEF con Helicon Focus™, da cui è stato ricavato un TIFF a 16 bit/colore.
AF-S VR Micro-Nikkor 105mm f/2.8 G IF-ED su D700; f/5.6, T 1/1000s, ISO 200.

Helicon Focus™ è un software studiato per micro e macrofotografia scientifica. Applica un algoritmo di analisi di matrici di pixel e fonde il tutto in un'immagine finale. Ha un notevole vantaggio: legge automaticamente diversi formati di file, fra cui il NEF.
Si può quindi sfruttare tutta la potenza dei 14 bit in ripresa ottenendo un'immagine finale TIFF a 16 bit.
Impiega un tempo piuttosto breve anche per il montaggio diretto di file NEF.
È molto semplice da utilizzare, in quanto prevede il seguente flusso di lavoro:
  1. caricamento delle foto tramite un pulsante nel menu rapido
  2. esecuzione del montaggio in automatico tramite un pulsante nel menu rapido
Helicon Focus™ sfrutta la stessa finestra di lavoro per l'esecuzione di diversi montaggi partendo dalle stesse foto; permette quindi di eseguire diverse prove variando i parametri di elaborazione.
Ha una notevole capacità di personalizzazione tramite una serie di menu molto articolata.
Permette anche di eseguire alcuni semplici ritocchi per minimizzare gli artefatti che spesso vengono generati in fase di elaborazione.
Il software è del tipo shareware: si può scaricare liberamente e usare senza alcuna limitazione per trenta giorni, dopo di che introduce delle limitazioni fino all'acquisto della licenza. Vale la pena di provarlo, valutarlo ed eventualmente acquistare una delle versioni a disposizione, diverse per numero di funzionalità disponibili.
Ingrandisci l'immagineIngrandisci l'immagine
La finestra di lavoro di Helicon Focus™ è semplice: al centro la schermata di lavoro con l'immagine scelta,
oppure con il prodotto della fusione, a destra in alto l'elenco delle immagini caricate con il flag bene in evidenza
per quelle scelte; in basso a destra l'elenco delle immagini ottenute. Durante l'elaborazione ne viene
visualizzato in bianco e nero l'andamento, tramite la maschera ottenuta per le diverse immagini.
Ingrandisci l'immagine
Ingrandisci l'immagine
Ingrandisci l'immagine
Ingrandisci l'immagine
Helicon Focus™ ha una semplice interfaccia di ritocco degli artefatti, che può lavorare in due modalità diverse:
la prima prevede una clonazione diretta da una immagine
di base all'immagine finale, la seconda è un normale
strumento “clone”, simile al timbro di Photoshop™.
L'interessante è che il software permette di operare
direttamente il clone dai file NEF di partenza verso il
TIFF generato dalla fusione.


 


Si trova il torrent alla pagina:
http://www.torrentreactor.to/torrents/download/2462704

Come aumentare la nitidezza delle fotografie con Photoshop e non solo (2)

L'evoluzione delle tecniche: basculaggio, macrofotografia con luce laminare, fusione dei livelli con il digitale

Per focheggiare un piano inclinato le leggi dell'ottica mettono a disposizione la possibilità di eseguire un basculaggio, inclinando il piano dell'ottica rispetto a quello del fotogramma.
Meccanicamente ciò si è sempre ottenuto tramite i soffietti macro con basculaggio; oppure usando un obiettivo decentrabile e basculabile, come il PC-E Micro NIKKOR 45mm f/2.8D ED o il PC-E Micro NIKKOR 85mm f/2.8D, per un rapporto di ingrandimento fino a 1:2, oppure montati su tubi di prolunga o soffietto.
Questi due sistemi permettono di avere una messa a fuoco otticamente perfetta su un piano, direttamente in ripresa, senza ulteriore necessità di post-produzione.
Dall'eXperience di Gerardo Bonomo
PC Micro-Nikkor 85mm f/2.8D Tilt&Shift


Gli obiettivi decentrabili e basculabili, come il PC-E Micro NIKKOR 45mm f/2.8D ED e il PC-E Micro NIKKOR 85mm f/2.8D, permettono di ottenere grandi risultati in macrofotografia quando è richiesto mettere a fuoco un soggetto particolarmente esteso lungo un piano. Per approfondimenti si veda l'eXperience di Gerardo Bonomo.
Per ottenere una nitidezza elevata con oggetti tridimensionali in passato si fece ricorso a uno stratagemma: illuminare il soggetto con una lama di luce molto intensa, da qui il nome di luce laminare.
Il principio è ingegnoso, la realizzazione molto complessa e richiede una strumentazione molto precisa unita a una notevole capacità tecnica: una lama di luce avvolge il soggetto e viene fatta scorrere dall'inizio alla fine della sua estensione durante il tempo di posa oppure, in alternativa, è il soggetto che viene posto su un supporto mobile e scorre attraverso la luce laminare.
Il movimento deve essere micrometrico e molto preciso; lo studio deve essere buio per evitare luci parassite che darebbero vita a uno sfocato a causa dell'otturatore aperto per tempi lunghi.
Tutto ciò è appannaggio di un laboratorio per fotografia scientifica, difficilmente alla portata del fotografo, anche professionista.
La fotografia digitale ci viene in aiuto grazie alla possibilità di fondere assieme immagini diverse, per ottenere un'immagine finale che sia il prodotto delle parti migliori di ognuna.
Analogamente alle tecniche Stitch, HDR o Jumbo MBS, esiste anche la possibilità di fondere assieme immagini con diverse parti a fuoco.
Lo scopo è quello di prendere da ogni immagine la zona più nitida e costruire un insieme coerente e di elevata qualità.
Ingrandisci l'immagine
Immagine eseguita tramite la fusione di 17 NEF utilizzando il software Helicon Focus™.
Le singole immagini sono state eseguite con AF-S VR Micro-Nikkor 105mm f/2.8 G IF-ED su D700; f/8, T 1/500s, ISO 200.
Il dettaglio è estremamente elevato su tutto il fiore e i boccioli, nonostante la breve distanza di scatto.
Ingrandisci l'immagineIngrandisci l'immagine
Da questi particolari è evidente il contrasto fra l’elevata nitidezza sul fiore e i boccioli, mentre il fondo è totalmente sfocato.
I 14 bit del NEF permettono di salvare tutti i dettagli delle zone chiare e scure, anche con la ripresa in controluce
(nessun pannello di schiarita è stato usato).
La fusione dei livelli di un gran numero di scatti è impresa non facile, solo gli attuali computer ci permettono di portarla a termine con successo. L'informazione contenuta in un NEF a 14 bit o anche in un JPEG è tale che l'applicazione di un algoritmo per l'unione di una serie immagini richieda una potenza di calcolo elevata.
Si tratta infatti di esaminare tutte le immagini, magari 10 o 20 da 12 megapixel o più, prendendo via via gruppi di pixel limitrofi (matrici variabili da 3x3 a 16x16), calcolare il livello di nitidezza dato dalla messa a fuoco, scegliere per ogni zona dell'immagine finale la parte di ogni immagine singola da utilizzare, creare le maschere di livello, unire le immagini. Il tutto preservando la tonalità e sfumando progressivamente verso le zone meno nitide.
Solo delle vere e proprie “macchine da guerra” come Photoshop™, o software dedicati come Helicon Focus™, possono portare a termine l'impresa.
D'altro canto solo obiettivi del calibro dei Micro-Nikkor possono fornire la quantità di informazione e nitidezza necessarie per un risultato di qualità.

I due programmi citati usano metodi diversi e danno risultati diversi a seconda delle situazioni di ripresa.

Come aumentare la nitidezza delle fotografie con Photoshop e non solo

TUTORIAL PRESO DA http://www.nital.it/experience/nitidezza-macrofotografia.php
Introduzione: il problema della scarsa profondità di campo in macro
Macrofotografia, una delle specialità più affascinanti e complicate della fotografia.
Affascinante perché permette di ingrandire e vedere particolari dei soggetti invisibili a occhio nudo; complicata per l'uso della luce e della messa a fuoco.
Quest'ultima in particolare è un fattore critico, in quanto la profondità di campo è estremamente limitata, causa le ridotte distanze di ripresa.

Si definisce profondità di campo la zona attorno al piano di messa a fuoco che è considerabile di nitidezza sufficiente per la visione umana che, come è noto, si “accontenta” facilmente. Il piano a fuoco è infatti otticamente solo uno ed è limitatissimo nello spazio. L'occhio attribuisce a una zona estesa prima e dopo questo piano una sufficiente nitidezza, detta “profondità di campo a fuoco”.
L'estensione di questa zona dipende da diversi fattori: lunghezza focale, distanza di ripresa e apertura del diaframma.

Le formule matematiche permettono di calcolare con precisione l'estensione della zona nitida, in rapporto a una grandezza chiamata cerchio di diffusione, che rappresenta lo standard di nitidezza di un punto. In sostanza: un punto luminoso viene sempre riprodotto come un cerchietto, di dimensioni molto piccole. Il diametro di questo cerchio rappresenta “quanto piccolo” desideriamo sia un cerchietto luminoso perché il nostro sistema percettivo occhio/cervello lo riproduca come un punto.

Fotografando una stella questa sarà riprodotta come un cerchio di luce dall'obiettivo, che interesserà un limitato numero di pixel. Sotto una certa soglia la si vedrà come un puntino di luce e la si considererà una stella correttamente messa a fuoco.
Ogni soggetto è otticamente fatto da puntini di luce, che vengono riprodotti come cerchietti luminosi, tanto più grandi quanto più lontani dal piano di messa a fuoco. Se questi sono troppo grandi si sovrappongono e il soggetto appare confuso nei dettagli, fuori fuoco.
In digitale la messa a fuoco è critica, causa l'estrema nitidezza del sensore che non ha la grana della pellicola, quindi il cerchio di diffusione deve essere considerato più limitato.
 

Un punto del soggetto viene riprodotto come un cerchietto di luce se non giace sul piano di messa a fuoco.
Riducendo l’apertura del diaframma si migliora la sensazione di nitidezza.
In conclusione: la profondità di campo è direttamente proporzionale alla distanza di ripresa e al numero f/ di apertura del diaframma; mentre è inversamente proporzionale alla lunghezza focale.
La macrofotografia porta a scattare in una situazione critica: breve distanza dal soggetto, focale medio-lunga e spesso diaframmi aperti per mantenere tempi di scatto brevi.
Uno dei cavalli da battaglia della macro è sempre stato il Micro-Nikkor 105mm, una focale medio-lunga, che arriva al rapporto di ingrandimento 1:1 e che impone tempi piuttosto elevati, attorno a 1/125s o superiori.
Ciò è meno importante ora, con la versione AF-S VR Micro-Nikkor 105mm f/2.8 G IF-ED, utilizzato per questo eXperience, dotato di stabilizzatore ottico di immagine, che permette di chiudere il diaframma guadagnando quattro stop rispetto al tempo limite: si può scattare tranquillamente a 1/15s, bilanciando bene un fill-in con la luce ambiente.
Ingrandisci l'immagineIngrandisci l'immagine
La scala della messa a fuoco del AF-S VR Micro-Nikkor 105mm f/2.8 G IF-ED riporta le distanze di ripresa in metri e piedi,
oltre alla scala di riproduzione del soggetto. Ad esempio il valore 2 sta per 1:2, cioè un ingrandimento dell’immagine
la metà della dimensione del soggetto. Il limite della focheggiatura è a 1:1, cioè pari dimensioni dell’immagine e del soggetto. 
 
Anche a diaframma chiuso la profondità di campo rimane comunque limitata, a causa della ridotta distanza di ripresa che è responsabile di un elevato rapporto di ingrandimento, il quale “la fa da padrone” nell'influenzare il risultato delle formule matematiche.
Per esempio: a corredo del Micro-Nikkor 105mm c'è una tabellina della profondità di campo, che per una distanza di ripresa di 40cm (rapporto di ingrandimento 1:2) a f/16 assegna 1cm di estensione della profondità di campo.
È così, dipende dalle leggi dell'ottica e non ci si può fare nulla.

Per aumentare la profondità di campo su un soggetto tridimensionale si può chiudere il diaframma al massimo, tuttavia si incorre in una perdita di nitidezza dovuta alla diffrazione della luce che passa attraverso la stretta apertura fisica della lamelle. Inoltre basta un piccolo movimento del soggetto per vanificare il vantaggio ottenuto: chiudendo il diaframma è d'obbligo aumentare il tempo di posa.
Ingrandisci l'immagineIngrandisci l'immagine
Immagini eseguite alla luce del sole con il AF-S VR Micro-Nikkor 105mm f/2.8 G IF-ED su D700. Quella a sinistra a f/8, T 1/800s, ISO 200, mentre quella a destra a f/40, T 1/25s, ISO 200. Come si vede nella prima foto la profondità di campo è limitata alla zona centrale del soggetto. Nella seconda anche attivando lo stabilizzatore d’immagine la nitidezza è scarsa a causa di un minimo movimento del soggetto dovuto a un alito di vento. A breve distanza il rapporto di ingrandimento elevato produce un vistoso effetto mosso anche con movimenti altrimenti poco significativi.
 
continua...

Sigma 70-200 f/2.8

Mi chiedo come possa essere raffrontato il nuovissimo Sigma 70-200 f/2.8 per Nikon rispetto all'attuale fantastico obiettivo Nikon.

Questo il Nikon:

Questo il Sigma

http://www.sigmaphoto.com/shop/70-200mm-f28-ex-dg-os-hsm-sigma

Le caratteristiche tecniche
Lente 22 Elements in 17 Groups
Angolo di vista 34.3-12.3
Numero di lamelle 9
Apertura minima f22
Minima distanza di fuoco 140 cm / 55.1 in
Dimensione filtro 77
Ingrandimento 1:8
Dimensioni
(Diametro x lunghezza)
86.4x197.6 mm/3.4x7.8 in


Il tutto al prezzo di 2470 $, il che in euro corrisponde a circa 1900 (a seconda del cambio).

Sono curioso di vedere qualche scatto...

Intanto una bella visione di un arsenale avanzato...

La nuova Canon EOS 60D

ARTICOLO PRESO DA ZMPHOTO.it
 
Dopo una lunghissima attesa, Canon presenta la nuova EOS 60D. Prosumer di fascia intermedia andrà a sostituire l'apprezzatissima EOS 50D posizionandosi tra la top consumer EOS 550D e la semi-professionale EOS 7D.

La nuova reflex rappresenterà quindi un passo in più per tutti quegli utenti che desiderano passare ad un prodotto più completo, solido e dalle prestazioni più avanzate senza però sentire ancora l'esigenza di una macchian superiore come la EOS 7D.

Canon EOS 60D raccoglie l'eredità della precedente EOS 50D di cui conserva il sistema autofocus a 9 punti introducendo però una serie di interessanti novità.

Prima fra tutte un nuovo corpo macchina completamente rinnovato ottimizzando in modo particolare l'ergonomia grazie all'adozione di un monitor LCD orientabile ad altissima definizione ( 1.040.000 punti ), dotato di ben tre strati antiriflesso e con la possibilità di ruotare di 180° e 270° nei due assi, divenendo uno strumento indispensabile nelle inquadrature con angolazioni proibitive per il mirino ottico.

Nuovo anche il controller per la gestione delle funzioni della fotocamera e per la navigazione tra i menu: si tratta di un nuovo comando che unisce la classica e comodissima ghiera rotante al joystick multidirezionale presente sulle ultime fotocamere Canon.

Il sensore è da CMOS da 18 Megapixel a cui è stato affiancato l'ormai collaudato e ultra-prestazionale Digic4 grazie al quale è possibile raggiungere velocità di raffica ragguardevoli ( 5,3 fps per una raffica di 58 immagini JPEG alla massima risoluzione ) e gestire una sensibilità ISO di 100-6.400 estensibile fino a ISO 12.800.

Rispetto al modello precedente Canon EOS 60D guadagna il sistema di misurazione esposimetrica iFCL Canon, introdotto con l'acclamata EOS 7D, dotato di un sensore a doppio strato a 63 zone.

Come per la sorella maggiore EOS 7D la nuova Canon EOS 60D è dotata di un trasmettitore Speedlite integrato che prevede anche il controllo di 2 gruppi di unità flash Speedlite EX esterni per un’illuminazione più creativa.

Immancabile infine la modalità video con possibilità di registrare filmati Full HD 1920x1080p con frame-rate selezionabili tra 30, 25 e 24 fps.

Canon EOS 60D - In Breve

- Sensore CMOS APS-C da 18 MP
- Display LCD da 7,7 cm (3.0") orientabile, formato 3:2
- Caratteristiche avanzate creative con Basic+
- Video Full HD con controllo manuale
- Processore DIGIC 4
- Scatto continuo a 5,3 fps fino a 58 immagini JPEG alla massima risoluzione
- ISO 100-6.400, espandibile fino a ISO 12.800
- Autofocus con 9 punti AF a croce
- Misurazione iFCL a 63 zone con sensore a doppio strato
- Trasmettitore Speedlite integrato
- Elaborazione file RAW “in-camera”
- Disponibile da ottobre 2010 al prezzo indicativo suggerito al pubblico di 1.228 euro Iva inclusa solo corpo.

Comunica Stampa

Controllo, potenza, creatività: il prossimo passo è la nuova EOS 60D

La nuova Canon EOS 60D è l'ultima reflex che va ad aggiungersi alla serie di fotocamere EOS Digital. Progettata per i fotografi che vogliono portare la loro esperienza a un livello superiore, la nuova reflex offre prestazioni elevate, una serie di funzioni creative, un display LCD orientabile e una maggiore ergonomia, consentendo di catturare immagini e video Full HD straordinari per risultati unici.

Il nuovo modello si colloca tra EOS 550D e EOS 7D ed è dedicato a un pubblico piuttosto eterogeneo: dall’utente che desidera una macchina versatile senza tuttavia possedere grandi nozioni di fotografia all’appassionato che aspira a intervenire creativamente sui parametri di scatto, ma giudica EOS 7D eccessiva per le sue esigenze. EOS 60D non è semplicemente il modello aggiornato di una reflex digitale, ma introduce un modo nuovo di fare fotografia, sfruttando al massimo le possibilità offerte da processori sempre più potenti. In particolare, sono da sottolineare non solo le varie possibilità cosiddette creative di intervento sull’immagine attraverso l’uso di filtri, ma soprattutto l’elaborazione dei file RAW direttamente nel corpo macchina, con addirittura l’opportunità di contrassegnarli con una valutazione da 1 a 5 che permane anche nel caso di successiva elaborazione dei file con altri software. Un’altra grande novità per Canon è l’adozione di un monitor LCD orientabile ad altissima definizione, dotato di ben tre strati antiriflesso e con la possibilità di ruotare di 180° e 270° nei due assi, divenendo uno strumento indispensabile nelle inquadrature con angolazioni proibitive per il mirino ottico. Collegato con una cerniera sul lato sinistro della fotocamera permette un comodo uso anche su cavalletto o monopiede. Un accenno è indispensabile anche ad altre caratteristiche che rendono questo modello particolarmente interessante: il filtro passa-basso a tre strati più rivestimento al fluoro come quello della EOS 7D, la possibilità di registrare fino a 9 tipi di file diversi con rapporti dimensionali differenti della stessa foto, e l’otturatore con velocità da 30 secondi a 1/8000 e sincro X a 1/250 di secondo testato per 100.000 cicli.

Alta velocità, alta risoluzione

Ideale per coloro che desiderano creare stampe in formato poster di grandi dimensioni o che desiderano ritagliare le immagini senza perdere alcun dettaglio necessario alla stampa, il sensore CMOS da 18 megapixel di EOS 60D offre prestazioni straordinarie producendo immagini con vari rapporti dimensionali: 3:2, 1:1, 16:9, 4:3 anche in condizioni di scarsa illuminazione con un livello di rumore incredibilmente ridotto. La potente tecnologia Canon DIGIC 4 elabora rapidamente le informazioni immagine catturate dai quattro canali di uscita del sensore CMOS, fornendo un’eccellente riproduzione del colore, così come un’alta velocità di scatto pari a 5,3 fps per una raffica di 58 immagini JPEG alla massima risoluzione.
La gamma ISO standard di 100-6.400 è estensibile fino a ISO 12.800, valore che fornisce immagini nitide con il minimo rumore in condizioni di scarsa luminosità ambientale. L’autofocus a 9 punti, tutti di tipo a croce, consente una rapida e precisa messa a fuoco, con un punto centrale extra-sensibile per obiettivi più luminosi di f/2,8, per permettere ai fotografi di utilizzare in modo artistico la ridotta profondità di campo nelle foto di ritratto o per riprese di maggiore atmosfera.
EOS 60D è caratterizzata dal sistema di misurazione iFCL Canon, introdotto con l'acclamata EOS 7D, dotato di un sensore a doppio strato a 63 zone. Il sistema sfrutta le informazioni sulla posizione del soggetto raccolte dal sistema di messa a fuoco automatica, in abbinamento con le letture del colore e della luminanza per esposizioni accurate in qualsiasi situazione. Il trasmettitore Speedlite integrato prevede anche il controllo di 2 gruppi di unità flash Speedlite EX esterni per un’illuminazione più creativa.

Scatta da tutte le angolazioni

Il nuovo ampio monitor LCD orientabile da 7,7 centimetri (3,0"), dotato di un rapporto dimensionale pari a 3:2 e con risoluzione di 1.040.000 punti, è in grado di fornire una maggiore flessibilità e consente ai fotografi di visualizzare le proprie immagini con un dettaglio stupefacente. Il monitor LCD orientabile consente di inquadrare da angolazioni insolite o difficili e può essere utilizzato con la modalità Live View attivata per ottenere la composizione desiderata quando è difficoltoso utilizzare il mirino ottico. Questo permette di catturare in modo semplice ritratti di animali selvatici o di fotografare a livello del suolo, grazie anche alla superficie dello schermo dotata di un rivestimento antiriflesso idrorepellente di protezione che permette un’agevole visione in piena luce e da una varietà pressoché infinita di angolazioni.

Creatività in crescita

Progettata per espandere le potenzialità di coloro che desiderano ampliare la propria visione creativa, EOS 60D offre una serie di nuove funzioni che aiutano a cogliere immagini migliori ed effetti “in-camera” evitando ulteriori interventi di post produzione. Il potente processore DIGIC 4 supporta l’elaborazione di immagini RAW direttamente nella fotocamera, consentendo ai fotografi di modificare le impostazioni come luminosità, contrasto, bilanciamento del bianco o di correggere distorsione e aberrazioni cromatiche. L'immagine modificata può quindi essere salvata come file JPEG, pronta per essere stampata o caricata su un PC o sul web. Inoltre, mentre la funzionalità Picture Style, dedicata ai più esperti, amplia a dismisura le potenzialità della fotocamera utilizzando delle pellicole virtuali, la nuova funzionalità Basic+ permette, anche ai meno esperti utilizzando le modalità di scatto base, di interpretare con innumerevoli modalità creative il soggetto delle foto.
Per i fotografi che vogliono aggiungere effetti alle immagini in post-produzione senza dover acquistare un software costoso, EOS 60D è dotata anche di nuovi filtri creativi che possono essere applicati direttamente “in-camera”. I filtri comprendono Bianco e Nero granuloso, Soft Focus, Toy Camera ed Effetto Miniatura per realizzare immagini con un tocco diverso.

Video EOS: Full HD con un controllo completo

Offrendo ai fotografi la libertà di andare oltre le fotografie, EOS 60D cattura video Full HD 1920x1080p con una varietà di frame rate selezionabili dall'utente, tra cui 30, 25 e 24 fps, così come video 720p a 60 e 50fps. È anche disponibile la modalità Movie Crop, che registra con l'area centrale del sensore video da 640x480 pixel per creare un ingrandimento di circa sette volte la lunghezza focale dell'obiettivo.

Il pieno controllo manuale in modalità video consente di impostare esposizione e messa a fuoco a piacimento e di sfruttare gli effetti ottenibili dall'ampia gamma di obiettivi Canon EF. Un terminale per microfono stereo esterno e la possibilità di regolare il livello di registrazione audio assicurano una qualità broadcast anche del sonoro.
Infine, per coloro che vogliono condividere immagini con amici e familiari, la porta HDMI integrata è compatibile con Consumer Electronics Control (HDMI-CEC), che permette a video e immagini di essere visualizzati su qualsiasi televisore HD e controllati tramite il telecomando del televisore.

Progettata per la flessibilità

EOS 60D ha un corpo completamente ridisegnato, che combina una forma curva ergonomicamente avanzata con una nuova disposizione dei pulsanti per rendere veloce e comodo modificare le impostazioni. I controlli della fotocamera utilizzati più di frequente sono raggruppati per un facile accesso, mentre la ghiera di controllo rapido Multi-Controller e il pulsante SET sono stati fusi in un’unica ghiera, che permette di gestire i menu e selezionare le impostazioni velocemente usando il pollice. Il selettore di modalità dispone inoltre di un pulsante di blocco, impedendo modifiche non intenzionali alle impostazioni durante la ripresa.

Il pulsante dedicato Quick Access Control consente ai fotografi di raggiungere istantaneamente le impostazioni di scatto più comuni e i controlli di riproduzione. È anche possibile la personalizzazione delle funzioni di alcuni pulsanti, consentendo di adattare la fotocamera alle esigenze individuali. Per contribuire a ottenere paesaggi con orizzonti perfettamente in piano, una livella elettronica può essere visualizzata nel mirino, nel pannello LCD e nel monitor LCD per aiutare la composizione ed eliminare ogni potenziale necessità di correzione in post-produzione.
EOS 60D è uno dei più recenti modelli Canon a supportare le schede di memoria ad alta capacità SDXC, fornendo fino a 2 TB di spazio disponibile e permettendo ai fotografi di registrare riprese video HD e foto a piena risoluzione RAW e JPEG senza dover sostituire schede ormai complete. Per una migliore gestione delle grandi biblioteche di immagini nella fotocamera, con EOS 60D è possibile aggiungere una valutazione da 1 a 5 alle immagini preferite, per individuarle e visualizzarle sullo schermo più facilmente. Una volta trasferiti dalla fotocamera al PC, i contrassegni possono anche essere visualizzati con alcuni programmi di gestione e di editing delle immagini, compresa la nuova versione del software DPP di Canon in dotazione.

Prezzi & Disponibilità

EOS 60D sarà in vendita da ottobre 2010 al prezzo indicativo suggerito al pubblico di 1.228 euro Iva inclusa solo corpo.

Saranno inoltre disponibili i seguenti kit ai prezzi indicativi suggeriti al pubblico di:
EOS 60D con obiettivo EF-S 18-55 3.5-5.6 IS: 1.335 euro Iva inclusa;
EOS 60D con obiettivo EF-S 18-135mm f/3.5-5.6 IS: 1.495 euro Iva inclusa;
EOS 60D con obiettivo EF-S 17-85mm/1:4,0-5,6 IS USM: 1.549 euro Iva inclusa.


Alcune Immagini
 
Canon EOS 60D
Canon EOS 60D
Canon EOS 60D
Canon EOS 60D

Come fotografare in spiaggia

 Trucchi per la fotografia in spiaggia

1. L'orario fa la differenza.
 Cerca di sfruttare le prime ore del mattino o le ore della sera, quando le ombre si fanno più lunghe e le ombre risultano più marcate.


photo of beach and palm tree shadows taken late afternoon
Ombre sulla spiaggia 

Isola di Palmarola, Spiaggia della cattedrale

 In questo caso, un leggero riflesso in alto da alla fotografia un'impressione di isola perduta, stile Jurassic Park

2. Attenzione al riflesso della sabbia!

Quando si scattano foto in prossimità delle spiagge, l'esposimetro resta ingannato dai riflessi della sabbia, quindi la modalità AUTO non funzionerà bene. Il trucco è utilizzare la compensazione dell'esposizione e sovraesporre di 1-1.7 EV, a seconda della quantità di riflesso.

Se neanche questo andrà bene, esporre prima sull'acqua e poi ricomporre sfruttando il tasto AE lock presente su tutte le reflex digitali.

3. Sfruttare l'orizzonte nella composizione.
Dividere la foto in 9 rettangoli, l'orizzonte deve stare su una delle linee orizzontali tracciate da questa suddivisione.
Se in post-produzione vedremo che l'orizzonte risulta un po' storto, sarà sempre possibile aggiustarlo con gli strumenti forniti da Adobe Lightroom 3, Nikon Capture oppure Photoshop.


example of a good horizon in beach photography
Oceano
Fotocamera: Nikon D40
Obiettivo: AF-S DX Zoom Nikor 18-55mm F/3.5- 5.6 G ED II (kit lens)
Tempo: 0.333 sec (1/3)
Diaframma: f/29
Lunghezza focale: 55mm
ISO: 200
 

4.Usa un polarizzatore

Il polarizzatore rimuoverà, se correttamente ruotato, tutto il riflesso della sabbia e dell'acqua.Inoltre sarà possibile vedere anche sott'acqua perchè il riflesso non sarà presente!

5.
Il lampo di schiarita
In presenza di forte luce, può sembrare paradossale, ma se si vuole fotografare una persona sarà importante illuminarla col flash. Sui flash è solitamente presente l'opzione fill-lighting (lampo di schiarita), questa luce permetterà di esporre correttamente il soggetto in primo piano.

6. Cambia punto di ripresa

Consiglio semplice ma sempre d'effetto.

photographing from a higher perspective
Slade Point Lookout, QLD Australia
Fotocamera: Canon 400D
Obiettivo: Canon EF-S 17-85mm f/4-5.6 IS USM
Tempo: 0.006 sec (1/160)
Diaframma: f/11
Lunghezza focale: 61mm
ISO: 100
 
7. Usa un treppiede
Se scegli tempi più lunghi di 1/50 a meno che il tuo braccio non sia quello di robocop, scegli di usare un appoggio o un treppiede per evitare il mosso.

Come fotografare il tramonto

Sunset Photography Tips

Ognuno con una macchina fotografica, si ritoverà a voler fot9ografare il tramonto perfetto, un momento dove la luce del cielo si fonde con la terra e tutto sembra prendere fuoco.

1. Prima di fotografare, indaga l'area di giorno e cerca di capire da che parte scenderà il sole. Pensa alla composizione.
2. Esponi sulla parte colorata del cielo o su una zona vicina al sole (ma non troppo!). Dopodichè con il tasto AE lock premuto scatta. In questo modo verrà esposto correttamente il cielo mentre gli oggetti a terra creeranno delle silhouette nere.


example of a good sunset photograph
Sunset
Fotocamera: Nikon D40
Obiettivo: AF-S DX Zoom Nikor 18-55mm F/3.5- 5.6 G ED II (kit lens)
Tempo: 0.002 sec (1/640)
Diaframma: f/11
Lunghezza focale: 35mm
ISO Speed: 200 

Other tips for sunset photography

  • Usa un treppiedi ed un controllo remoto, oppure scegli dalla tua Nikon "esposizione posticipata" e scatto ritardato.

  • Come in ogni paesaggio, per avere tutto a fuoco scegli diaframmi da f/11 in su.

  • Se è buio, l'autofocus può avere problemi. Focheggia a mano.

  • Scatta in RAW, poi in Photoshop scegli il bilanciamento del bianco più adatto. Scegli "nuvoloso" per tonalità calde.




Tramonto a Pomer, Croazia
Fotocamera: Nikon D90
Obiettivo: AF-S DX Zoom Nikor 18-105mm F/3.5- 5.6 G ED II (kit lens)
Tempo: 0.002 sec (1/125)
Diaframma: f/11
Lunghezza focale: 75mm
ISO Speed: 200