Il cuore di un rivelatore per immagini CCD è il condensatore CMOS: un'eterogiunzione di Metallo, Ossido, Semiconduttore (drogato).
Se consideriamo il lavoro di estrazione uguale per metallo e semiconduttore (Φm = Φs) e non iniettiamo nessun potenziale VG siamo nella condizione ideale di bande piatte.
Per poter sfruttare il condensatore CMOS come un accumulatore di carica dobbiamo polarizzare positivamente l'eterogiunzione. Abbiamo diversi regimi di polarizzazione:
1) Regime di svuotamento ed inversione
Con un potenziale positivo sul gate (metallo) allontaniamo le lacune verso il bulk, e si scopre così la carica spaziale creando una zona di svuotamento come avviene per una giunzione p-n. Ai lati dell'isolante abbiamo due distribuzioni di carica: puntiforme sul metallo e la zona svuotata nel semiconduttore, equivalenti in modulo. Al crescere del potenziale di gate si estende la zona di svuotamento, e la compensazione delle cariche per mantenere l'equilibrio viene non solo dalla zona di svuotamento ma anche dagli elettroni generati termicamente che possono finire in banda di conduzione (con VG alta sono più probabili perché con la bande piegate si ottiene che il livello di Fermi si avvicini alla banda di conduzione ottenendo così una differenza in energia sempre più vicina a KT). Si arriva a una soglia di inversione quando la carica di inversione Qn è pari al drogaggio del semiconduttore; in elevata inversione invece la Qn è maggiore del drogaggio.
In questi regimi il condensatore è all'equilibrio.
In questi regimi il condensatore è all'equilibrio.
Se la commutazione della tensione
di gate da nulla a molto positiva è molto veloce si va in una
situazione di non equilibrio per cui le lacune si spostano
instantaneamente. La commutazione è più veloce del tempo di
generazione termica degli elettroni. Quindi questo stato di non
equilibrio permane fino al momento in cui inizio ad avere
generazione spontanea, che però per un semiconduttore puro può
durare anche decine di minuti.
L'equilibrio può essere raggiunto
anche tramite la generazione ottica, che per le differenze di rate
di generazione è prevalente rispetto alla termica.
Si va così a
sfruttare l'ampia zona di svuotamento come un serbatoio di cariche
generate otticamente.
All'accumularsi di cariche si riduce la
zona di svuotamento e si riduce anche il potenziale Φs che va a
cadere sul semiconduttore. L'accumulo di cariche avviene fino a al
raggiungimento della soglia di inversione (come un bicchiere che si
riempie).
Il funzionamento di un CCD
Il condensatore CMOS oltre
all'accumulazione della carica permette di trasferirla se ho più
CMOS costruiti sullo stesso bulk (difatti originariamente il CCD non
nasce come rivelatore di immagini, ma come memoria a registro di
scorrimento).
La carica accumulata si trasferisce di
condensatore in condensatore fino a uno stadio terminale dove viene
estratta e trasformata in potenziale: alla fine della catena di
condensatori si crea una buca di potenziale profonda con una
diffusione n+, in modo che tutta la zona svuotata sia nel substrato
p. Con le varie commutazioni di tensione tra i CMOS si sposta la
carica in questa buca di potenziale e tramite un MOSFET si può
misurare facilmente il potenziale associato alla carica accumulata.
Nota: se i CCD fossero realizzati come
sono stati trattati avrebbero una qualità pessima: per acquisire
immagini è importante la purezza e quindi che sia davvero
trascurabile la generazione termica, l'interfaccia tra ossido e
silicio è piena di difetti e quindi appena si crea la deep depletion
la generazione termica incombe immediatamente, quindi con un diverso
tipo di eterogiunzione si ottengono i cosiddetti dispositivi a canale
sepolto nei quali prima di arrivare all'ossido il potenziale si
abbassa e si ottiene una zona di svuotamento protetta dai difetti
dell'interfaccia: le cariche sono lontane dall'ossido
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