(11) Occhio contro reflex: sensibilità ISO dell'occhio umano

In assenza di luce, l'occhio impiega circa 15 secondi per adattarsi. (Blackwell, J. Opt. Society America, v 36, p624-643, 1946).

La sensibilità ISO viene variata per via chimica aumentando il livello di pigmento visivo - una proteina di nome rodopsina - nella retina. Il processo completo impiega, in assenza totale di luce, circa mezz'ora. L'uomo che scruta un cielo stellato di notte può arrivare a vedere, se ben adattato al buio, stelle con una magnitudo bassissima.
Il pigmento visivo rodopsina è una molecola estremamente affascinante e frutto di milioni di anni di evoluzione, tant'è che è capace di agire in presenza di un solo fotone! La sua sensibilità è quindi enormemente maggiore di quella del migliore apparato fotografico.

Un piccolo test: nelle stesse condizioni sperimentali, una reflex di alta gamma con apertura di 5 pollici, ha registrato, con un esposizione di 12 secondi a ISO 400, stelle di magnitudo 14. L'occhio umano, con apertura equivalente, arriva a questo risultato in pochi istatnti di adattamento.
(Clark, R.N., Visual Astronomy of the Deep Sky, Cambridge U. Press and Sky Publishing, 355 pages, Cambridge, 1990.)

Si può stimare che la sensibilità di un occhio adattato al buio si aggiri intorno ai 1000 ISO. E' interessante notare che su una reflex di alta gamma, 1000 ISO corrispondono a 3 elettroni/pixel ( http://clarkvision.com/articles/digital.signal.to.noise ), molto simile al rapporto segnale rumore dell'occhio i cui recettori sono capaci di distinguere anche pochi fotoni.

Durante il giorno la sensibilità ISO dell'occhio invece è capace di calare drasticamente fino a raggiungere l'equivalente di 1 ISO ( Middleton, Vision Through the Atmosphere, U. Toronto Press, Toronto, 1958).

4 commenti:

  1. >Il pigmento visivo rodopsina è una molecola >estremamente affascinante e frutto di milioni >di anni di evoluzione

    Se dicessi che la più "scadente" macchina fotografica in circolazione è frutto del caso sarei credibile? La "teoria" dell'evoluzione è solo (e tale rimarrà) una teoria, NON è scientificamente provata, perchè appunto è una teoria. Non sarebbe invece più ragionevole ammettere che dietro la bellezza e l'eleganza della struttura dell'occhio umano ci sia un Creatore intelligente?

    RispondiElimina
  2. Inoltre per trasferire la grande quantita di dati che si genera con la visione il nervo ottico trasferisce ogni anno tra retina e cervello un traffico di rete pari a 66 Zettabytes corrispondenti a circa 440 volte (66zettabites/0.15zettabites=440) tutto il traffico internet generato fino ad oggi a partire dalla creazione di internet.

    La fonte é CISCO il maggior leader mondiale nella costruzione di reti dati, che ha commissionato la ricerca.

    http://www.cisco.com/cdc_content_elements/networking_solutions/service_provider/visual_networking_ip_traffic_chart.html

    Ovviamente ad oggi non esistono ancora apparecchiature di rete da 66 Zettabytes.

    Chi dice che queste cose vengono dal caso e inescusabile. Occorre piu cieca fede per credere all'evoluzione che alla creazione. Basti pensare che in ambito scientifico un evento che ha probabilità inferiore a uno per dieci elevato alla meno 20 e di solito considerato impossibile , mentre qui parliamo di cose che hanno probabilità di molti ordini di grandezza inferiori a uno per dieci alla meno venti. Se la scienza e veramente esatta come si vuol far credere allora l'evoluzione rappresenta una grande contraddizione, per questo e relegata al rango di pura e semplice teoria.

    E vero che in passato le religioni hanno ingiustamente fatto soffrire gli scienziati , ma erano uomini che falsamente asserivano di conoscere Dio e che opprimevano altri uomini che non la pensavano allo stesso modo.

    Dio in realtà non c'entrava nulla, anzi egli stesso spinge l'uomo a voler indagare la creazione, dicendo che alla creazione gli ha messo in cuore di farlo. E per questo che desideriamo tanto imparare senza stancarci mai.

    Per esempio il povero Galileo Galilei ha pagato il fatto che la Chiesa aveva dato piu credito alle parole del filosofo Aristotele e dell' astronomo Tolomeo che alla parola di Dio in particolare il libro di Giobbe e di Isaia. Nel sistema Aristotelico-Tolemaico la terra era piatta e al centro dell'universo. Nella Bibbia invece si dice che la terra e sospesa sul nulla , e sferica e non si dice che e al centro dell'universo ma circondata da miliardi di stelle stese come su un velo. Solo che Aristotele e Tolomeo erano nel torto e Giobbe e Isaia no. Ma per il fatto che il concetto dell'infallibilità del Papa non poteva essere contraddetto neanche quando le sparava grosse e palesemente errate , essi preferirono opprimere fino alla morte chi diceva la verità a vantaggio dell'autorità Papa.

    Sarebbe ora di far pace con Dio anziché cercare di cancellarlo dal genere umano mediante assurde teorie.


    RispondiElimina