Non sempre effettuare la misurazione della luce è faccenda semplice. Esistono diversi trucchetti per facilitare il lavoro e migliorare l'esposizione globale soprattutto con fotografie in controluce o in situazione di luce disuniforme.
Bisogna basarsi sulla scelta della profondità di campo ed agire sul diaframma oppure sull'impostazione dei tempi per fermare un azione o rendere l'effetto temporale di una scena? Le risposte a queste domande sono a discrezione del fotografo e questo va fatto prima di ogni ripresa.
Prendiamo l'esempio di un bel ritratto di viso con una luce proveniente da dietro. Un trucco per evitare che l'esposimetro venga influenzato dal bagliore proveniente dal bordo della silhoutte suggerendo un'esposizione scorretta per via della luce principalmente riflessa dai capelli, è quello di avvicinarsi al soggetto e riempire l'inquadratura con il suo viso fuori fuoco. Bloccare la lettura esposimetrica, allontanarsi, ricomporre e scattare.
La sfocatura volontaria è necessaria a mescolare tutte le sorgenti di luce in una sola e permettere all'esposimetro che lavora con una lettura media di valutare correttamente la quantità di luce entrante. Il rischio è che comunque allontanandosi troppo da un soggetto posto su un fondo buio, la quantità di luce, che diminuisce come l'inverso del quadrato della distanza, cali. Per ovviare a questo bisognerà aumentare di qualche frazione di stop per ogni 2 metri di distanza percorsi. Se il fondo è luminoso come il soggetto invece questa regolazione non serve e basta fidarsi dell'esposimetro.
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