Corso 3: La profondità di campo

La profondità di campo rappresenta la zona di spazio davanti all'obiettivo entro cui il soggetto è a fuoco, ovvero i suoi contorni sono ben delineati.
La regola generale è che diaframmi aperti determinano profondità di campo ridotte - rendendo il tipico e piacevole effetto sfumato dei ritratti - viceversa diaframmi chiusi permettono di rendere nitida tutta l'immagine cioè far si che da vicino fino ad infinito tutti gli oggetti siano perfettamente a fuoco.

LA PROFONDITA' DI CAMPO
La profondità di campo è la zona all'interno di una fotografia in cui l'immagine è nitida. Mettendo a fuoco su un dato soggeto noterete che una certa nitidezza - contorni ben definiti - è percepibile prima e dopo di esso.
Di norma come regola pratica si considera che la zona di nitidezza si estende un terzo davanti e due terzi dietro il soggetto.

La profondità di campo è influenzata dalla lunghezza focale dell'obiettivo, ovvero la distanza, indicata in fisica con f che intercorre fra il centro ottico ed il sensore. Da notare che il centro ottico, non sempre coincide con il centro dell'obiettivo.
Un obiettivo composto da più lenti, infatti, si comporta come una sola lente la cui lunghezza focale può essere considerevolmente diversa dalla lunghezza fisica dell'obiettivo. Questo è particolarmente evidente negli obiettivi a focale variabile, i cosiddetti zoom.

Come regola si può affermare che minore è la lunghezza focale e più è chiuso il diaframma maggiore è la zona di nitidezza. Pensate all'occhio umano ora: quando si guardano zone vicine l'iride della pupilla si allarga mentre in zone di forte illuminazione guardando montagne distanti esso si stringe. L'iride più stretto consente di mettere a fuoco, come si dice in ottica, all'infinito, ovvero porre sullo stesso piano di fuoco tutta la scena visibile.

L'operazione di messa a fuoco è anche essa relativa al posizionamento di una lente all'interno dell'obiettivo, infatti mettendo a fuoco l'obiettivo tende a crescere in lunghezza e di fatto le lenti si allontanano dal piano della pellicola.

Indipendentemente dall'obiettivo più è vicino il soggetto messo a fuoco e più lontane sono le lenti dal piano del sensore.

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